“Qui con 16mila ceppi studiamo il futuro del cibo”
La collezione di colture microbiche fra le più importanti in Italia, unica al Sud, è custodita nel seminterrato della sede barese del Cnr, il Centro nazionale delle ricerche Ispa: 16mila ceppi microbici tra funghi, batteri e lieviti – alcuni unici al mondo, come i lieviti dei vini del Salento – 8mila dei quali in catalogo e a disposizione della comunità scientifica internazionale, che costituiscono un patrimonio di inestimabile valore da tutelare e valorizzare.
Tre grandi frigoriferi, due di criocongelazione a quasi meno 150 gradi e l’altro di colture in fresco, conservano la biodiversità microbica dell’agroalimentare pugliese, ma non solo, al quale l’istituto barese lavora da trent’anni.
Dal quartier generale in via Amendola, con sedi secondarie a Lecce, Foggia, Sassari, Milano e Torino, i circa 600 tra scienziati, ricercatori e addetti, diretti da Antonio Francesco Logrieco, si dedicano alla ricerca nel campo della Scienza della produzione alimentare.
“Curiamo tutta la filiera dal campo alla tavola – spiega il direttore Logrieco – supportando anche le aziende agricole per produrre materie prime e alimenti sani e di qualità, partendo dai nostri prodotti tipici e dalla dieta mediterranea”
di Isabella Maselli